martedì 8 gennaio 2013

Thrown right at me



La maggior parte della gente pensa che l'invidia sia aberrante, un offuscamento della ragione in favore della collera, magari. Come per la maggior parte delle volte, la gente sbaglia. L'invidia è un sentimento umano, legittimo, universale, azzarderei "positivo".
E' una realizzazione dei nostri limiti e delle potenzialità altrui, è un modo che ha la nostra mente per dirci che ci manca qualcosa, che siamo insoddisfatti, che abbiamo degli obiettivi che altri sono riusciti a raggiungere e noi no.
E' l'insoddisfazione in se' che ti uccide, è una tarma che ti rode il cervello, scava a poco a poco e raggiunge l'anima. Lascia piccoli fori qua e là che cerchiamo di colmare con succedanei di felicità.
Questa sera la mia invidia è sorta, irreprensibile, guardando il video di un concerto.
Sul palco una coppia di cantautori, stretti attorno allo stesso microfono. Lei canta con una voce d'angelo e lui per tutta la durata della canzone non riesce a toglierle gli occhi di dosso, le canta vicino ad un orecchio, chiude gli occhi ed annusa il suo profumo e pensi che da un momento all'altro lui potrebbe sporgere le labbra un paio di centimetri per baciarla, potrebbe gettare a terra la chitarra e possederla sul palco. In quel momento non esistono né il pubblico né le luci, esiste solo lei.
E la prenderebbe per farci l'amore, quell'amore in cui concepiresti un figlio, quell'amore in cui sudi, piangi, ridi, hai freddo e vedi gli angeli, tutto assieme.
Quell'amore in cui non si parla, si respira e ci si guarda negli occhi, senza distogliere lo sguardo neanche per un attimo.
Quello in cui ti addormenti e sai che non farai l'amore o non dormirai se non con quella persona, anche per il resto della tua vita.
Io li invidio, con tutto il cuore, li invidio tanto da sorridere ed augurarmi che un giorno qualcuno mi invidierà allo stesso modo.




lunedì 3 dicembre 2012

Zero shades of grey


Il grigio m'è sempre piaciuto. E' un gran colore: rassicurante, universale, sta bene con tutto. Non suggerisce emozioni estreme, non ha un complementare, non ha un contrario.. Io grigia non sono mai riuscita ad esserlo. E lo dico con rammarico perché a volte la vita ha bisogno di sfumature intermedie, di gradazioni.
Eppure per me è sempre stato tutto bianco o nero. Nessuna via di mezzo, nessuna aurea mediocritas, tutto o niente. Amore o odio. Vero o falso. Non riesco a provare indifferenza, non riesco a prendere le cose alla leggera.
A distanza di anni inizio finalmente a capire perché qualcuno mi ha chiamata "Buster Keaton", si proprio come l'attore. Un comico, certamente ma uno che non sorrideva mai. Votato alla commedia, al far ridere il pubblico ma intriso di una profonda malinconia, invisibile agli occhi di chi vuol solo ridere. Non preoccupatevi, non voglio del pietismo o della compassione, empatia o comprensione di alcun tipo, mi sto solo spiegando come sono fatta: ad un certo punto dovevo pur farlo..
Mi sto spiegando che la causa della mia tristezza e profonda insoddisfazione sono io.
Perchè non ho mai avuto bisogno di tempo o ragionamenti per capire cosa volessi dalle altre persone, l'ho sempre saputo fin dal primo istante e mi ritrovo a lottare contro il tempo e le insicurezze, le incertezze, i dubbi, i "forse", i ripensamenti degli altri.
La coerenza è la virtù degli scemi, diceva sempre il mio professore di Greco ed io mi sono sempre sentita fiera d'esser scema. Per me la coerenza non è l'attaccarsi ad un'idea per il resto della propria vita ma agire in conseguenza dei propri pensieri e sentimenti, senza fingere, senza timore di esporsi.
Mi piace essere onesta, niente giochetti. Così stanno le cose, deal with it. In fondo non è meglio sapere esattamente a cosa si va incontro, senza star a far ipotesi?
Quando voglio qualcuno è perché l'ho scelto, fra altre migliaia di persone. Ho deciso cosa e come lo voglio. E lo rendo pubblico non come demarcazione territoriale ma perché mi aspetto un feedback rapido ed indolore.

Non so neanche io dove voglio arrivare con questa piccola autoanalisi.
volevo solo scrivere e chiarire un paio di idee a chi ce le ha sempre confuse e credetemi, per quanto possa sembrare il contrario, le mie sono chiarissime.

mercoledì 10 ottobre 2012

Assenza



Ci risiamo: mi basta qualche distrazione e mi dimentico del blog.
In realtà penso che per scrivere ci voglia ispirazione reale, non bisogna farlo per adempiere ad un dovere, per scadenze contrattuali (che di fatto non ho!).
Il paradosso è che sono stata assente da internet ed a me stessa perché sono stata impegnata a lavorare per... l'internet festival.
Mi sono ritrovata a contatto con persone eccezionali, ho assistito a conferenze, ho cantato "call me maybe" da ubriaca nel giardino del Sant'Anna  rubato cioccolatini alla Normale.. Ma soprattutto ho trasmesso in diretta dal centro dell'azione con la mia radio (www.radiocicletta.it) ed ho assistito a dei concerti straordinari.
Primo fra tutti quello degli Auanders, nove musicisti Jazz che mi hanno incantata con le loro composizioni. Sarà stata anche la cornice del teatro Sant'Andrea, una delle tante chiese sconsacrate e riconsacrate all'arte ed alla musica ma l'atmosfera che s'è creta era estremamente suggestiva. E come al solito il mio cervello ha iniziato a viaggiare nel tempo e nello spazio, ascoltando ed osservando ciò che succedeva nel teatro e nelle altre persone.
Il sorriso che si scambiano due musicisti perfettamente accordati tra di loro.
La mia sovrannaturale capacità di individuare il musicista più dotato e stravagante (leggere "pazzo") di un gruppo al primo sguardo e soprattutto la capacità di innamorarmene follemente.
La mia invidia nell'osservare un essere umano capace di manovrare uno strumento musicale come se fosse un'estensione del suo stesso corpo, senza sforzo, come spinto dall'istinto.
Chiedersi se i jazzisti facciano, durante le loro performance sessuali, le stesse espressioni facciali che assumono mentre suonano.
Riderci sù. Richiedersi la stessa domanda e non ridere.
Sarà la musica o sono strafatti?
Ridono.
Probabilmente sono strafatti.
Si sorridono di nuovo.

Parte l'ultimo brano. Sento da dentro il desiderio di urlare "Uuuuuuuuuuh, groovy!" ma non lo faccio. Sorrido anch'io ed il bassista  mi risponde o almeno così voglio credere.
Morale della favola: la mia prima esperienza lavorativa è stata così divertente ed interessante che mi vergogno a darle il nome di lavoro, altro che cruda realtà, avrei voluto che l'evento continuasse per almeno un'altra settimana.
In tutto ciò ovviamente mi sono innamorata almeno una decina di volte ma per il momento preferisco lasciare tutto nella mia testa e divertirmi con l'immaginazione. La realtà non mi piace, mi sta buttando giù e voglio fuggirla per un po'.
Vi dispiace?

mercoledì 29 agosto 2012

A che piano va?



Con gioia e giubilo presto questo piccolo spazio ad un'amica che condivide con me le gioie ed i dolori della vita passata a combattere per e con l'altro sesso. Buona lettura!!

Piano B
Comunemente conosciuto come ''pompino'', viene anche definito Piano B, dato che viene normalmente usato
da noi brave ragazze come piano di riserva quando non è possibile un rapporto completo (sigh!) per i più svariati motivi.
Si, ho detto BRAVE RAGAZZE. Perchè se tu, ragazzo in cerca di una scopata, conosci una tipa, la corteggi tutta la sera
e lei sta al gioco facendotela metaforicamente annusare ma quando si arriva al dunque si tira indietro con qualche scusa tipo:
 - ho le mie cose
 - non mi sono depilata
 - la mia religione mi vieta i rapporti sessuali i giorni dispari
e non ti fa neanche un pompino... Bhè la suddetta ragazza è una stronza, end of story.

Già sento gli applausi di tutto il genere maschile etero ma... aspettate!
Vedete, ci son le ragazze stronze che non fanno pompini per partito preso, perchè fa schifo, bleah..
E poi ci son ragazze che non li fanno per dei dannati buoni motivi. Perchè, vedete, ci sono in giro tizi che ti fanno veramente
passare la voglia di farli.
Certi individui dimenticano che hai tra le fauci la cosa per loro più importante al mondo e sono convinti di avere il potere.. di avere
il totale controllo della situazione...

Illusi.

Essi, infatti, dimenticano una cosa fondamentale: il pompino è una concessione, un regalo che una donna decide da dare. Non è dovuto,
a nessuno e per nessun  motivo. Ma a questo i ragazzi non ci pensano, almeno non i ragazzi di cui sto parlando adesso, questi arroganti cafoni
che invece di chiudere gli occhi e godersi il momento, decidono di farsi una sega con la testa della malcapitata.
Mica pretendo striscioni di ringraziamento ma al prossimo che mi spinge la testa, giuro che glielo stacco di netto con un morso.

Vuoi tenere le mani sulla testa, tra i capelli?
Va bene!
Vuoi farmi delle carezze?
Che dolce che sei!
Mi tieni i capelli così riesco a respirare?
Sposiamoci!
Ma azzardati a spingermi anche solo leggermente la testa e lo rimpiangerai per il resto della tua vita.
Pensateci la prossima volta, ragazzi miei. Per quanto possiate CREDERE di avere il potere, non lo avete.

Noi lo abbiamo.

Abbiamo i denti e non abbiamo paura di usarli.

-A-

martedì 21 agosto 2012

Istocazz: ovvero di come una cornice ed un effetto vintage non faranno sembrare il tuo pene più grande.

Ah l'estate!
Grande invenzione eh?

In questo momento il mio cervello è come un enorme oceano in cui nuotano milioni di pesciclichè sulla bella stagione che non aspettano altro che essere pescati e serviti sul vassoio di questo blog, come un enorme sushi di cazzate.
Ora, il fatto che abbia aspettato così tanto per aggiornare questo diario virtuale potrebbe farvi pensare che di bestie erotiche io ne abbia incontrate talmente poche da non avere abbastanza materiale su cui vaneggiare, facendovi amaramente ridere delle mie disgrazie ed invece... ZAN ZAN!
Mais c'est l'esatt oppòst!!

Nerchie, Nerchie ovunque!
Sul telefono, su facebook, in cucina, sotto il letto, dietro la porta, escono dalle fottute pareti!
Datemi un repellente, uno zampirone, un superliquidator caricato a cloroformio!

"Non sei mai contenta, prima ti lamenti di esser quasi tornata vergine per la mancanza di azione sotto le lenzuola e poi ti lamenti della troppa azione", non mentite: lo state pensando!
Si ma la cara vecchia via di mezzo? L'aurea mediocritas? La mezza stagione? non c'è più neanche quella? Devo scegliere tra l'assoluta mancanza di interazione col genere maschile o la gangbang mediatico-sociale aggravata dalle pessime, pessime, pessime skills comunicative del maschio medio??
Lasciando da parte l'excursus storico delle mie sessioni di ginnastica pelvica (si,insomma,misonodatadafareparecchionegliultimi2mesi,masoprattuttonelleultimesettimane) vorrei porre l'accento su un annoso problema che affligge la società sedicente civile degli ultimi tempi: il Sexting non richiesto!

Si, si amici dal click&invio facile, sto parlando proprio di voi!
Sono felice che abbiate un ottimo rapporto di stima col vostro pene e trovo splendido che non abbiate problemi con la vostra immagine e la vostra sessualità ma questo non porta automaticamente all'assioma che io voglia avere una documentazione minuto per minuto della vostra attività inter ed extra-mutandica. Diciamocelo, non cambia molto da un giorno all'altro e a meno che non decidiate di pettinarlo diversamente o di dotarlo di qualche accessorio per renderlo più trendy non riuscirete a sorprenderci più di tanto..
Eppure questa estate fioriscono i book fotografici di organi genitali, a volte dotati anche di simpatiche didascalie tipo "la prima volta che ha camminato da solo" o "il suo primo bagnetto a mare" (brrrrrrrr).

Fatemi un favore: se proprio volete presentarci il vostro amichetto (a volte immaginario, if you know what i mean), fatelo di persona, magari avvolto in un grande fiocco rosso, accompagnato da un mazzo di rose e non perdetevi in inutili promesse di felicità che non risucirete a mantenere... Perchè di "pesci" è pieno il mare e la stagione di pesca non s'è ancora conclusa...
See you!

martedì 26 giugno 2012

Casi Umani (?)

Se mai vi fosse venuto in mente che questo potesse diventare un diario erotico, pseudo poetico, da zoccola blogger tanto per capirci, toglietevelo dalla testa!
Non che non mi piacerebbe potervi elencare le mie avventure passionali, con intriganti sconosciuti, in preda ad atavici istinti.. ma la verità è che dovrei inventarmele di sana pianta.
Chiacchierando con amici stavo indirettamente facendo il punto della mia attuale situazione sessuale/sentimentale e mi rendo conto che forse avrei dovuto farla parecchio tempo fa per tentare di sfuggire a questo circolo vizioso di storie senza alcun senso logico in cui mi sono andata a gettare.
Per esempio, iniziando dalle mie ultime relazioni "carnali" possiamo elencare un gioioso musicista con l'ego di Liza Minnelli che ovviamente dopo avermi abilmente sedotta con le sue doti da affabulatore (ahem!) è tornato al suo circolo di groopies infoiate. Perchè giustamente farebbe un affronto al mucchio selvaggio se non finisse il giro passando dalla prigione prima di tornare al via.
E poi c'è il simpatico amico redivivo che dopo avermela menata per mesi, esaurita la funzione fisiologica dell'accoppiamento ha perso la sua consistenza fisica e materiale sparendo dal mondo sensibile e persino dal cyberspazio senza lasciare traccia alcuna del suo passaggio. Praticamente il figlio di Waldo e Carmen San Diego.
Vogliamo parlare dei miei spasimanti?
Ops...volevo dire "stalkers"?
Di quelli che addirittura credono di essere anonimi finchè non li saluti per strada chiamandoli per nome e loro improvvisamente smettono di scriverti?
E quelli fidanzati? Ah si, loro sono il mio maggior vanto da sempre.
Persino a San Valentino sono riusciti a darmi delle grosse soddisfazioni chiedendomi di uscire il sabato successivo mentre le loro donne mi davano le condoglianze per la mia condizione di Single a vita, augurandomi di trovare un giorno un amore puro come il loro...
E dei "poeti"? E di chi crede di conoscermi come le sue tasche in quanto donna e quindi inscrivibile in una categoria ed in uno standard intellettivo inferiore e dominabile attraverso il dono della retorica? Ah! (da leggersi come un abbozzo di risata)

Quale categoria manca?
Ah, già.. la mia ultima infatuazione.
Quella per cui non mi posso neanche mettere a fare strani progettini inutili e film romantici mentali perchè tanto la realtà è talmente lampante e mi sparaflesha in faccia costantemente la scritta a caratteri cubitali "E' INUTILE!!! NON SUCCEDERà MAI!" mentre il mio cervello contemporaneamente mi grida "MA SEI SCEMA??? MA FAI SUL SERIO??" e gli amici mi regalano frustini e catene non per augurarmi di utilizzarli per scopi ludici ma per ricordarmi la mia natura profondamente masochistica da crocerossina del cazzo (che si manifesta solo nel genere femminile con conseguenze atroci sulla proilferazione di casi umani).
A tal proposito sarà il caso che mi porti avanti col lavoro per la prossima cotta, ecco un annuncio:

Avete un surplus di vicini sociopatici? Il vostro amico artista si sente incompreso dal mondo e cerca una donna su cui scaricare la sua frustrazione con delle prestazioni sessuali inadeguate? Scrivete al nostro indirizzo di posta elettronica inviandoci il curriculum del vostro candidato, provvederemo alla selezione solo dei casi più disperati e li accoglieremo nella nostra clinica!
Pessimismo e fastidio.

martedì 12 giugno 2012

Star Freuds

- Come al solito ho fame e non ho nulla in casa. No, non nulla: ho dei ghiaccioli e delle carote. Che schifo di spesa ho fatto?
- Non so... quanto citato mi sembrano i rimasugli di una spesa...
- Si, infatti c'erano anche le zucchine e i piselli. Il mio inconscio mi sta trollando.

Non puoi lottare col tuo subconscio, no!
Lui ti conosce meglio di chiunque altro e comanda le tue azioni in maniera subdola ma spesso creativa. Il mio è particolarmente ironico.. Se fosse una persona reale probabilmente mi complimenterei e poi gli sparerei un colpo in testa.
Il "livello inferiore" della mia consapevolezza è talmente ad un livello inferiore anche nello stile delle sue manifestazioni che il subcosciente di un camionista probabilmente rabbrividirebbe se ci venisse a contatto.
Se Freud in persona mi avesse conosciuta mi avrebbe tenuta sotto ipnosi per il resto dei miei giorni e neanche lui forse avrebbe mai ipotizzato quali simboli universali di sessualità repressa possano essere... Beh, più o meno tutto ciò che mi circonda!

Oggi in aula studio un amico ipotizzava quando sarebbe bello possedere una tecnologia in grado di proiettare olograficamente i nostri pensieri.
La reazione degli altri è stata di meraviglia, di rammarico per non possederla realmente, hanno ovviamente immaginato quali portenti prodotti dalla loro fantasia artistica avrebbero potuto mostrare agli altri... La mia reazione è stata di terrore e di vergogna per ciò che la mia mente partorisce in qualsiasi situazione, anche (soprattutto) le più inopportune.
Per esempio, mentre mi parlavano ho immaginato la versione pornografica de "La minaccia fantasma" con Darth Maul che trafiggeva il malcapitato Qui-Gon Jinn con un'estremità di un enorme double-dildo viola.. laser..

Ah già, la questione della pornografia.
La mia teoria al riguardo è che ogni manifestazione del mondo reale sia esclusivamente riflesso delle nostre pulsioni più intime, desideri inespressi di matrice sessuale, del bisogno atavico ed immutabile di trovare soddisfazione alle nostre voglie, ai nostri "sentimenti" se volete metterla sul romantico.
Ed il porno? Il porno, per controparte, è il più grande specchio della società. E' lì che attori mettono in scena questi desideri, taboo, esperienze che le persone "normali" non riescono ad avere realmente. Esattamente come qualsiasi altra arte visiva è la trasposizione di un immaginario, di storie, di non-storie, di coscienze e sub-coscienze e la sua commercializzazione la rende ancora più indicativa...
Perciò fatemi sognare di peni laser in pace, se ci pensate bene, non siete migliori di me!

Ed ora vado a mangiare un ghiacciolo alla menta. Mi fanno schifo e quindi rimangono sempre tutti nella scatola quando finiscono gli altri. Fossero laser, almeno...